Eleonora Sottili
Una cosa davvero bella dei romanzi è che ci sono continuamente dei segnali, degli indizi di dove sta andando la storia, di quello che sta per accadere.
Ecco, da queste parole voglio iniziare la mia recensione di un libro che spero diventi un best seller. Perché? Perché ritengo che meriti di essere letto da una numerosa platea; perché è scritto davvero bene e il fatto che l’abbia finito in pochi giorni è segno che la scrittura ti risucchia in un vortice di sentimenti e ricordi difficili da tenere a freno. Infine perché in molti punti del libro ho pensato: l’avrei voluto scrivere io.
Il tempo nei romanzi fa cose strane. Accelera, ritorna indietro, salta o si riavvolge su sé stesso.
È proprio questo dilatarsi e comprimersi del tempo tra i personaggi del corso che insieme ad Eleonora vorrebbero diventare scrittori e i personaggi degli “Imprescindibili”, che affascina il lettore a tal punto da sentirsi parte integrante del corso e delle serate passate a mangiare quello che più si avvicinava ai piatti preferiti degli scrittori “imprescindibili”.
È un romanzo che oltre a paragonare i personaggi reali a quelli di capolavori della letteratura del passato, ne fa scorrere le vite e le avventure in parallelo, svelando i segreti che molte volte ci sono passati sotto il naso e non li abbiamo notati.
Ad un certo punto si è aperta una voragine nella mia mente e mi ha riportato ad uno dei miei primi lavori come assicuratore e mi sono chiesto, chissà che non ci siano i presupposti per diventare uno scrittore affermato, ma poi bisogna sempre rispondere a quelle domande: Siete innamorati? Bruciate di passione?
Quando l’ultima lezione di scrittura creativa arriva inaspettata e coglie tutti di sorpresa, l’insegnante Enrico esorta tutti a fare il proprio passo decisivo verso le proprie passioni e il lettore si sente rigenerato dalla forza del nuovo che avanza nella vita, carico di speranza. Tutti i paragrafi aperti si chiudono come le parentesi e le vite dei personaggi, come i buchi nei pianali del furgone e come le corde rosse che devono essere oltrepassate.
Gli indizi che Eleonora dissemina qua e là nel corso del romanzo, sono fondamentali per la ricerca dell’”io” scrittore.
Applausi.