Alessandro Baricco
Leggere Novecento in circa un’ora è come fare il pieno di prosa tra musica e parole. Si viaggia su una nave carica di esperienza e di storie raccontate dalla voce incredula e sognante di un compagno di viaggio di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento. Barcollando tra le parole cariche di poesie e onde dell’oceano, ascoltando la musica che promana da chi, pur vivendo su una nave in mezzo al mare, sa leggere le persone e tramuta in note le loro esperienze, le loro vite e le loro atrocità. I capolavori vanno letti d’un fiato perché non ci sia distrazione tra parole e sentimento di chi, se solo provasse a scendere da quelle note, ne verrebbe risucchiato indietro a fare i conti con il passato.
Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento incanta i passeggeri della Virginian, con le sue note bianche e nere, dialoga con il suo amico trombettista nell’ultima notte che suonano insieme, dicendo cose che solo la musica ha il potere di comunicare. Ma poi, quando la Virginian sta per essere fatta esplodere, tutta la musica vissuta insieme, riaffiora in un dialogo di parole soavi.
Tutto è geometria secondo Danny. Il cerchio si chiude in questo “testo in bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce.” L’ho letto ad alta voce ed il suono delle parole soffiava come il vento sulle onde dell’oceano.