Truman Capote – edito da Garzanti
Pur essendo lo scrittore preferito del mio scrittore preferito, Murakami, non avevo mai letto niente di Capote. Viaggi in Italia mi è capitato tra le mani casualmente e mi ha colpito sin dalle prime righe per la freschezza del linguaggio, l’immediatezza del messaggio ed ovviamente per le descrizioni sognanti di tre posti italiani: Lago di Garda, Ischia e Taormina. Il viaggio in Europa di Capote si svolge tra il 1948 e il 1950, quando, insieme al suo amico D. arriva sul lago di Garda e descrive attraverso immagini nitide ed evocative, sia i luoghi incantevoli del lago di Garda, che le avventure d’amore, finite male, tra il suo amico D e la incandescente Lucia Ischia invece esce inizialmente dalle descrizioni della nave Principessa che trasporta sia detenuti che devono scontare pene sull’isola che chi deve prendere i voti di castità. L’arrivo della nave è un momento di festa, una delle tante scuse per prendersi una pausa dalle già esigue attività giornaliere. È ovviamente un posto in cui l’orologio, simbolo della frenesia moderna cade e si rompe per dare spazio alla completa rilassatezza della gente che si diletta con poco, mentre si inerpica su una carrozza verso la cima di un colle.